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Il ruolo della strategia sull'idrogeno nella transizione energetica

Le linee guida del MiSe, attualmente, prevedono un blending iniziale di metano/idrogeno fino ad un massimo del 2%

Ridurre le emissioni di gas climalteranti è quanto di più efficace si possa fare per rallentare il riscaldamento globale; è questo uno dei temi cardine del progetto Hydrogen Innovation di Energy & Strategy del Politecnico di Milano che ha presentato il Report durante il convegno del 28 settembre e a cui ha partecipato anche GEI Reti gas, società di distribuzione di gas naturale, parte di un Gruppo dell’energia nato 70 anni fa che ha contribuito alla metanizzazione del norditalia.

In Italia abbiamo un grande patrimonio di reti di trasporto e distribuzione gas metano su cui viene trasportato oltre un terzo del fabbisogno energetico nazionale. È quindi interesse comune utilizzare questo asset, sostituendo progressivamente il metano con gas non climalteranti. Il processo è già iniziato, con l’immissione in rete di biometano, il passaggio successivo è sicuramente l’immissione di idrogeno: questo iter non sarà breve e quindi non potrà che iniziare con una miscelazione di metano/idrogeno, il cosiddetto blending.

A tale scopo ricoprono un ruolo importante le modifiche regolatorie e normative. Le linee guida del MiSe, attualmente, prevedono un blending iniziale fino ad un massimo del 2%; a livello europeo, le sperimentazioni e le ricerche prenormative si stanno ponendo come obiettivo del breve/medio periodo un limite di blending del 20%. Questa soglia consentirebbe moderate e puntuali modifiche alle reti e agli impianti attualmente in esercizio; sono in ogni caso attivi studi per superare anche tale soglia.

A livello nazionale il CIG Comitato Italiano Gas, Ente federato all’UNI, è impegnato a valutare gli impatti del blending metano/idrogeno su tutti i settori della filiera ovvero: il Trasporto, la Distribuzione e l’Utilizzo finale della miscela di gas.

L’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha già emanato diversi Documenti di Consultazioni in cui si incentivano le sperimentazioni per la produzione e l’immissione nelle reti gas metano dell’Idrogeno in miscela.

Auspichiamo che la regolazione e la normativa adegui i propri dettami in tempi utili per poter utilizzare al meglio l’importante patrimonio nazionale delle reti gas metano nella transizione energetica.

A riguardo l’Italia, data la sua particolare posizione geografica protesa verso il Mediterraneo, potrebbe svolgere un importante ruolo di Hub verso il nord Europa, in particolare verso la Germania che si è già dichiarata paese importatore. L’idrogeno eventualmente prodotto nel Nord Africa, dove il costo delle FER sarebbe sensibilmente inferiore, potrebbe essere trasportato con reti sottomarine o con navi cisterna, come già avviene per il metano, e quindi, risalendo la Penisola nelle reti di trasporto, convogliato verso il nord Europa.

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Articolo ripreso da NT+ del Sole 24 ore,-4 ottobre 2021
*A cura di Camillo Leopardi, Direttore Operations GEI Reti gas

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